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Ex Orto Botanico di San GiobbeCanareggio, Venezia, 2002_2011

L’area dell’ex orto botanico di San Giobbe rappresenta un evento eccezionale all’interno del contesto storico del centro di Venezia, per diverse ragioni: in origine antico sedime dello storico convento di San Giobbe, è diventato nel periodo ottocentesco sede del prestigioso Regio Orto Botanico in cui erano coltivate più di 5.000 piante (così come documentato dal Giardiniere tedesco Ruchinger), l’area fu poi occupata all’inizio del novecento da un silurificio tedesco e in tempi recenti parzialmente trasformata in area sportiva per i dipendenti Enel.

Dopo un’attenta e approfondita analisi con la ricostruzione delle fasi evolutive dell’area (attraverso scritti d’archivio) il progetto traduce l’incisività dei segni presenti/permanenti attraverso due azioni: o rispondendo con un disegno di ricomposizione, nei casi in cui il passato è ancora evidente e in grado di mantenere una sua identità nei confronti delle nuove destinazioni e fruizioni; o insediandosi in modo più evidente e proponendo nuove forme e nuovi contenuti, nelle parti dell’area in cui ogni riferimento storico è stato cancellato.

Il progetto in corso di realizzazione prevede il recupero dei temi che hanno caratterizzato la storia di questo luogo operando per un mantenimento della struttura vegetale esistente ma anche suggerendo e ricordando, attraverso aree tematiche, le antiche destinazioni dell’area. Come si vede dagli schemi allegati la successione degli spazi aperti, che verranno destinati a parco pubblico, ripropongono la memoria dell’antico sedime del convento identificato dalla piazza alberata, l’area del vecchio giardino formale con la riproposizione di un disegno geometrico del verde dove trova collocazione la nuova struttura bar/ristorante, e l’area dei boschetti storici in cui un delicato lavoro di salvaguardia/recupero sarà finalizzato a mantenere le due colline densamente alberate.

Crediti
Canareggio, Venezia, 2002 – 2011
Committente: privato
Progetto: Made associati _ Michela De Poli e Adriano Marangon con arch. Diego Baldo
Area: 15.000 mq.
Costi: € 1.200.000,00

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